Roma, 27 febbraio 2015 – La crescita dei prezzi dei carburanti delle ultime settimane è strettamente legata alla ripresa delle quotazioni internazionali sia del greggio che dei prodotti raffinati.
Rispetto ai minimi di metà gennaio, il prezzo di un barile di greggio Brent è infatti cresciuto mediamente di 16 dollari/barile; quello dei prodotti raffinati scambiati sui mercati internazionali di oltre 12 centesimi euro/litro.
Nello stesso periodo di tempo, il prezzo industriale della benzina (al netto delle tasse) è aumentato mediamente di 8,6 centesimi euro/litro, mentre quello del gasolio di 8,5 centesimi.
Rispetto ad un anno fa, nel mese di febbraio i prezzi medi industriali (al netto delle tasse) sia della benzina che del gasolio sono risultati inferiori di circa 18 centesimi, a fronte di variazioni sui mercati internazionali intorno ai 15 centesimi.
Dall’inizio dell’anno risulta in calo anche la differenza con i prezzi medi europei che in media è attualmente intorno a 1,8 centesimi per la benzina e 1,2 centesimi per il gasolio (media 2014 circa 2 centesimi).
Variazioni che dimostrano la linearità degli andamenti dei prezzi dei carburanti rispetto alle tendenze internazionali sia nelle fasi di discesa che di aumento.