Roma, 20 settembre 2021
Oggi Unem è stata audita dalle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera in merito allo schema di Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2018/2001/UE (RED II), attualmente sottoposto al parere del Parlamento.
Nel corso dell’audizione Unem ha anzitutto sottolineato come gli obiettivi in materia di riduzione delle emissioni climalteranti al 2030 richiederanno quote sempre maggiori di energia rinnovabile e, di conseguenza, nuovi e significativi investimenti che hanno bisogno di una normativa chiara, stabile, pienamente armonizzata con la disciplina comunitaria e coerente con gli altri Piani e target, in modo da dare agli operatori una prospettiva di lungo termine per lo sviluppo di tutti i prodotti rinnovabili regolati dal Decreto.
Ciò vale in particolare nel settore dei trasporti (su cui interviene il Titolo V dello schema di Decreto Legislativo), dove le aziende rappresentate da Unem possono dare, da subito, un contributo concreto in termini di prodotti decarbonizzzati, quali sono i Low Carbon Liquid Fuels (LCLF). A partire dai biocarburanti che già oggi rappresentano, in termini di energia, il 10% dei carburanti immessi in consumo, per arrivare ai carburanti da carbonio riciclato (RCF) che, però, scontano la mancanza di una metodologia di calcolo del “GHG saving”. Unem ritiene pertanto necessario, in attesa della regolamentazione della Commissione europea, anticipare a livello nazionale una metodologia di calcolo del “GHG saving” in modo da consentirne l’utilizzo da subito considerato il loro contributo all’economia circolare.
In questo contesto, unem ritiene molto positivo che ai fini del calcolo dell’obbligo, che lo schema di Decreto fissa al 16% (comunque superiore al 14% previsto dalla Direttiva), vengano prese in considerazione tutte le tipologie di biocarburanti (inclusi quelli di origine non biologica e da carbonio riciclato) indipendentemente dal settore di trasporto in cui sono immessi in consumo. Ciò, è stato sottolineato, rappresenta uno stimolo poiché promuove la loro penetrazione in altri segmenti del trasporto, come quello aereo e marittimo, senza pregiudicarne la competitività.
In conclusione, unem ha ribadito l’impegno del settore per il raggiungimento degli obblighi di rinnovabili nei trasporti al 2030 essendo in grado di offrire soluzioni pronte e concrete. Obblighi sfidanti richiedono, infatti, il concorso delle diverse tecnologie e l’utilizzo di tutte le materie prime disponibili purché rispettino puntualmente i criteri di sostenibilità.
DOWNLOAD: Comunicato_Audizione_unem_RED II_ Camera 20.9.2021 (002); Audizione Camera RED II_20.9.2021 (def 1)