23 gennaio 2025
A DICEMBRE LE VENDITE DI PRODOTTI PETROLIFERI SEGNANO UN +2,4%
SOSTENUTE DAI CONSUMI DI JET FUELS (+5,9%) E BENZINA (+6,6%)
L’ANNO SI CHIUDE A 52,4 MILIONI DI TONNELLATE, + 2.2% VERSO IL 2023,
GRAZIE ALL’AUMENTO DEI PRODOTTI DELLA MOBILITA’
CHE AUMENTANO DI 1,3 MILIONI DI TONNELLATE
Il 2024 si chiude positivamente per le vendite al mercato di prodotti petroliferi che a dicembre sono ammontate a 4,2 milioni di tonnellate, in progresso del 2,4% (+99.000 tonnellate) rispetto al dicembre 2023. Risultato dovuto in larga parte al contributo della benzina, che ha segnato un +6,6% (+44.000 tonnellate), e del jet fuel cresciuto del 5,9% (+21.000), a fronte di un andamento sostanzialmente flat del gasolio (+0,2%) ed in lieve frenata del bunker (-1,8%). Segno positivo anche per il Gpl, sia autotrazione (+5,4%) che combustione (+8,3%), e per i bitumi (+2,1%), ma decisamente negativo per i lubrificanti (-8,1%).
I consumi dei soli carburanti autotrazione (benzina e gasolio) sono stati pari a 2,6 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1,9% rispetto al 2023 (+48.000 tonnellate). Le festività natalizie hanno certamente favorito entrambi i prodotti considerato che, stando ai dati Anas, il traffico dei giorni festivi è stato del 6% più elevato rispetto a dicembre 2023.
Più in dettaglio, la benzina a dicembre ha mostrato volumi superiori di 100.000 tonnellate rispetto al periodo pre-pandemico, mentre il jet fuel di 24.000 tonnellate. Nella domanda complessiva di bunker spicca invece il forte incremento degli impieghi di gasolio (+13,9%) che hanno parzialmente compensato il calo di quelli di olio combustibile (-6,3%).
Quanto ai consumi petroliferi totali, che includono anche quelli destinati alle attività di raffinazione, a dicembre hanno sfiorato i 4,7 milioni di tonnellate (+0,7% rispetto allo stesso mese del 2023).
I prezzi al consumo dei carburanti a dicembre sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a novembre per la benzina, mentre si è registrato un aumento medio inferiore a 2 centesimi euro/litro per il gasolio. A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio si mantengono al di sotto della media dell’area euro.
Nell’intero 2024 i volumi venduti al mercato sono stati di circa 52,4 milioni di tonnellate, in aumento del 2,2% rispetto al 2023, pari a 1.108.000 tonnellate frutto del deciso incremento dei prodotti impiegati nella mobilità (+1,3 milioni di tonnellate) che ha più che compensato i cali dei volumi legati alle attività manifatturiere.
In particolare, i consumi totali di benzina, ammontati ad oltre 8,6 milioni di tonnellate – un valore che non si vedeva dal 2011 – sono stati superiori di 432.000 tonnellate (+5,3%) rispetto al 2023, risentendo positivamente della progressiva penetrazione delle auto ibride nel trasporto passeggeri che lo scorso anno hanno rappresentato oltre il 40% delle nuove immatricolazioni.
Buon progresso anche per il gasolio motori che, contrariamente alle attese visto il deciso calo delle nuove immatricolazioni scese sotto la soglia del 14% del totale, ha mostrato un incremento di 231.000 tonnellate rispetto allo scorso anno (+1%), arrivando a sfiorare i 24 milioni di tonnellate. Un risultato dovuto soprattutto al canale del trasporto merci e al TPL dove il gasolio è solo marginalmente sostituibile con altre alimentazioni.
Complessivamente, le sole vendite di carburanti autotrazione (benzina e gasolio) sono state più alte del 3,2% rispetto al periodo pre-pandemico, pari a circa un milione di tonnellate in più.
Il jet fuel, non solo ha superato definitivamente le conseguenze negative della pandemia, ma ha anche segnato un ulteriore incremento di circa l’11% rispetto al 2023 (+490.000 tonnellate), pari a 490.000 tonnellate e raggiungendo un volume annuo vicino ai 5 milioni di tonnellate, mai toccato in precedenza.
Quanto ai consumi petroliferi totali, nell’intero 2024 sono stati intorno ai 58 milioni di tonnellate (+1%), con un incremento di circa 560.000 tonnellate.
“I dati confermano che l’accresciuta domanda di mobilità viene ancora soddisfatta dai prodotti tradizionali anche con quote sempre maggiori di biocarburanti destinati a crescere ulteriormente già nel 2025. È dunque fondamentale – ha commentato il presidente Gianni Murano – riconoscere anche a livello europeo il contributo che oggi i biocarburanti e domani gli altri carburanti low carbon potranno dare alla decarbonizzazione di tutti i tipi di trasporto, senza i quali gli obiettivi al 2030 saranno difficilmente raggiungibili”.