19 OTTOBRE 2023
A SETTEMBRE FRENANO ANCORA I CONSUMI PETROLIFERI
PRIMO CALO DAL LUGLIO 2022 PER LA BENZINA, NUOVA DISCESA PER IL GASOLIO
PESA “EFFETTO PREZZO” E MINORE PROPENSIONE ALLA SPESA DELLE FAMIGLIE
JET FUEL VICINISSIMO AI LIVELLI PRE-COVID
PREZZO MEDIO AL CONSUMO DELLA BENZINA SUPERIORE DI CIRCA 26 CENTESIMI/LITRO RISPETTO A SETTEMBRE 2022
(QUANDO VIGEVA L’ACCISA RIDOTTA, AL NETTO INFERIORE DI 4 CENTESIMI),
MENTRE QUELLO DEL GASOLIO DI CIRCA 8 (AL NETTO INFERIORE DI 22 CENTESIMI)
Nuova frenata per i consumi petroliferi italiani che a settembre sono risultati inferiori del 2,1% rispetto allo stesso mese del 2022, soprattutto per la flessione del gasolio che, tra l’altro, sconta la crescente ibridizzazione del parco, anche per usi commerciali, a favore della benzina (spostamento che nei primi 9 mesi dell’anno si stima pesi per 300-400.000 tonnellate). Benzina che, dopo un lungo periodo di costante crescita, per la prima volta da luglio 2022 risulta in leggera discesa, penalizzata anche da un giorno di consumo in meno. Nel complesso i prodotti autotrazione hanno risentito, da un lato, dell’aumento delle quotazioni internazionali, e quindi dei prezzi al consumo, dall’altro, della minore capacità di spesa delle famiglie.
Si conferma invece la ripresa dei volumi del trasporto aereo, tornati molto vicini ai livelli pre-Covid, e la tendenza positiva del bitume nonché dei lubrificanti.
Quanto alla dinamica dei prezzi al consumo, per la benzina a settembre in media sono stati pari a 1,983 euro/litro, circa 26 centesimi in più rispetto al settembre dello scorso anno quando vigeva l’accisa ridotta, mentre per il gasolio, sempre in media, a 1,904, 8 centesimi in più. A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio sono risultati inferiori di 3,6 centesimi rispetto alla media dell’area euro.
Nei primi nove mesi dell’anno i consumi totali si sono ridotti dell’1,3% rispetto al 2022, in larga parte per il “crollo” della petrolchimica (-600.000 tonnellate) e nonostante il sostegno della mobilità stradale e la ripresa del trasporto aereo che insieme hanno superato di quasi 700.000 tonnellate i volumi dello stesso periodo dello scorso anno. La benzina, con quasi 6,2 milioni di tonnellate (+5,3%, +309.000 tonnellate), ha trainato in positivo i carburanti, mentre il gasolio motori è risultato in calo dell’1,5% (-261.000 tonnellate) a causa della flessione registrata sul canale extra-rete (-4,4%).
A seguire il dettaglio dei consumi petroliferi nel mese di settembre e nei primi nove mesi dell’anno.
SETTEMBRE 2023
- A settembre i consumi petroliferi italiani, con un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno, sono stati pari 5,1 milioni di tonnellate, in calo del 2,1% (-111.000 tonnellate). Un rallentamento derivante soprattutto dalla nuova frenata dei carburanti, dei prodotti per riscaldamento, agricoltura e della carica petrolchimica.
Alla minore mobilità stradale e navale, si è contrapposto l’aumento della mobilità aerea che ha proseguito nella tendenza, già evidenziata in agosto, di spostamento dei flussi turistici da mete di prossimità a mete più lontane. In consistente crescita, infatti, sono risultati i consumi di carboturbo che hanno quasi chiuso il gap rispetto al periodo pre-pandemico.
- I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono stati pari a poco meno di 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un decremento del 4,1% rispetto allo stesso mese del 2022
(-114.000 tonnellate). Pur restando comunque superiori al livello pre-pandemico, tali volumi mostrano il terzo calo mensile dell’anno (il secondo consecutivo), penalizzati, da un lato, da un contesto congiunturale in peggioramento, dall’altro, dagli effetti di prezzi in crescita, particolarmente elevati nel mese.
Nonostante il rallentamento dell’inflazione (+5,3% a settembre, rispetto al +5,4% di agosto), quella dei beni alimentari in particolare resta su valori elevati (+8,4%), incidendo sui consumi delle famiglie e quindi e sulla disponibilità di spesa per il trasporto privato. Parallelamente, i consumi di gasolio hanno risentito, nel trasporto merci, di dinamiche produttive e distributive influenzate dall’indebolimento della domanda interna.
- Passando agli andamenti dei singoli prodotti:
la benzina totale ha mostrato un decremento del 2,9% (-21.000 tonnellate) rispetto a settembre 2022, con andamento quasi analogo per la benzina venduta sulla rete. Per quanto i volumi siano superiori di 100 mila tonnellate rispetto a settembre 2019, tale prima variazione negativa del 2023 porta a considerare gli effetti di una elasticità della domanda ai prezzi che, con una media di 1,983 euro al litro e punte superiori ai 2 euro, sono risultati i più elevati dell’anno;
il gasolio autotrazione ha rilevato una secca perdita (-4,5% rispetto a settembre 2022, -93.000 tonnellate), con andamenti non omogenei tra canale rete (-7,4%), ben peggiore dell’andamento dell’extra-rete (-1,6%), riflettendo un insieme di fattori che hanno inciso in misura particolarmente negativa sul segmento auto: l’effetto prezzi, la crescente ibridizzazione a benzina del parco circolante, nonché l’andamento delle attività produttive.
- Nuovo deciso incremento dei volumi di carburante per aerei (jet fuel), che ha rilevato una crescita del 21,8% (+82.000 tonnellate) rispetto a settembre 2022, risultando oramai ad un passo dai volumi del 2019 (-2,1%).
- Frenano il gpl autotrazione (-5,9 %), il gasolio agricolo (-12 %) ed i bunker (-1,8%), in calo da sei mesi, anche se in attenuazione.
- Si conferma il segno positivo per i bitumi (+6,8%), dopo la frenata del periodo primaverile, riprendendo il trend di crescita evidenziato nel primo quadrimestre.
- Scende ancora la carica petrolchimica netta (-12%), così come il gpl uso combustione (-9,9%) e il gasolio per uso riscaldamento (-42,6%) per il prezzo ancora elevatissimo di quest’ultimo e per temperature decisamente ancora estive. In decisa ripresa invece i consumi per la produzione di energia elettrica (+17,5%) e i consumi di raffineria (+11,9%), dopo il periodo di rallentamento in conseguenza di alcune fermate di produzione per manutenzioni programmate.
- Quarto mese consecutivo positivo per i lubrificanti (+5,5%), con una crescita maggiore per gli usi motore (+7,4%), e un po’ più contenuta per gli usi industriali (+3,6%) che però segnano il quinto mese positivo consecutivo.
- Nel mese di settembre, secondo i dati ANFIA, le nuove immatricolazioni di autovetture mostrano una crescita del 22,7% rispetto a settembre 2022. In forte aumento sia le immatricolazioni delle auto a benzina che a gpl, mentre risultano in lieve calo quelle a gasolio. Tra le alimentazioni “tradizionali”, continua la netta flessione delle immatricolazioni a metano che rispetto a settembre 2022 diminuiscono dell’84%.
- Complessivamente, a settembre 2023 le nuove vetture immatricolate ad alimentazione “tradizionale” (52,9%) ed ibride HEV (39,4%) raggiungono un peso del 92,4% in incremento rispetto al 91,6% di settembre 2022.
PRIMI NOVE MESI 2023
- Nei primi nove mesi 2023 i consumi petroliferi sono ammontati a 43,1 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,3% (-563.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo 2022.
- I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 23,7 milioni di tonnellate, con un incremento dello 0,2% (+48.000 tonnellate) rispetto ai primi nove mesi 2022.
- In particolare, rispetto al periodo gennaio-settembre 2022:
la benzina totale ha mostrato un incremento del 5,3%, con una crescita
analoga della benzina venduta sulla rete (+5,4%);
il gasolio autotrazione ha evidenziato un calo dell’1,5, con un calo dello 0,4% per il gasolio venduto sulla rete.
- La divaricazione fra le tendenze dei due carburanti, oltre agli aspetti congiunturali, fra cui le dinamiche economiche in rallentamento e l’effetto prezzi, sta riflettendo anche un fattore strutturale che sta sempre più consolidandosi: il crescente e costante passaggio dal gasolio alla benzina degli automobilisti. Anche se l’alimentazione a gasolio continua ad essere prevalente per le auto usate e il rinnovo del parco circolante prosegue lentamente, i volumi di benzina beneficiano di una sempre più ampia fascia di utilizzatori anche tra gli operatori professionali (taxi; agenti di commercio, ecc.), che può essere stimato sulle 3-400 mila tonnellate nei primi 9 mesi del 2023.
- Il carboturbo continua il suo recupero verso i livelli pre-pandemia con un aumento del 21,7% rispetto allo stesso periodo 2022.
- Nonostante il miglioramento di settembre, nei primi nove mesi rimangono negativi i consumi di raffineria per la produzione di energia elettrica e termica (-0,6%), dato l’attenuarsi del contributo che i prodotti petroliferi, in particolare i gas di raffineria, hanno avuto nel sostituire il gas naturale nei primi mesi dell’anno.
- Si confermano in calo anche la carica petrolchimica netta (-21,7%) e il gasolio riscaldamento (-22,2%), mentre appare in ripresa il bitume (+6,4%).
- Nei primi nove mesi 2023 le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato una crescita del 20,5%, rispetto allo stesso periodo 2022.
- Quelle a benzina hanno rappresentato il 28,5% del totale (era il 28 nei primi nove mesi 2022), quelle a gasolio il 18,4% (era il 19,9% nello stesso periodo del 2022), mentre le ibride HEV si sono attestate al 35,7% (era il 34% nello stesso periodo del 2022).
- Quanto alle altre alimentazioni, nel periodo considerato il peso delle auto a Gpl è stato dell’8,9%, a metano dello 0,1%, quello delle elettriche ricaricabili dell’8,4% (era 8,5% nello stesso periodo 2022), di cui 4,5% PHEV/Plug-in e 3,9% BEV.
download 2023.10.19 Comunicato consumi petroliferi settembre 2023