Roma, 23 novembre 2012 – Lunedì, 26 novembre, si tiene a Bruxelles il secondo tavolo sulla raffinazione convocato dal Commissario europeo all’Energia, Gunter Oettinger, per discutere del futuro della raffinazione e salvaguardare la competitività di un settore riconosciuto strategico (il precedente si era tenuto il 15 maggio scorso).
Al centro dell’agenda dei lavori, l’esame delle ultime misure adottate in ambito europeo ed in particolare della proposta, contenuta nella comunicazione del presidente della Commissione europeo all’Industria, Antonio Tajani, di introdurre il cosiddetto “fitness check” quale strumento per valutare l’impatto della legislazione europea su diversi settori tra cui anche la raffinazione.
Alla luce della situazione attuale e prevista, è infatti essenziale trovare un nuovo equilibrio tra legislazione e competitività per salvaguardare investimenti e occupazione, quanto mai necessari in un momento di crisi.
L’industria petrolifera italiana, insieme alla rappresentanza dei raffinatori europei, condivide e sostiene l’iniziativa della Commissione, ritenendola un passo importante verso la ricerca di soluzioni che possano garantire la sicurezza degli approvvigionamenti europei.
Ritiene tuttavia che si debba intervenire con misure concrete ed immediate, come ad esempio l’estensione a livello europeo della cosiddetta “green label” introdotta in Italia dall’art. 36 della legge 7 agosto 2012, n. 136, in quanto una revisione della legislazione europea, che attualmente penalizza il settore, potrebbe arrivare troppo tardi o non essere in grado di riequilibrare gli attuali svantaggi competitivi verso gli operatori dell’Estremo e Medio Oriente.