Roma, 23 gennaio 2012 – Sono circa 4.000 su un totale di 23.000, e non 500 come sostenuto da Faib e Fegica, gli impianti di distribuzione carburanti nei quali i gestori risultano essere anche proprietari di uno o più punti vendita, interessati dalla parziale eliminazione dell’esclusiva prevista dal decreto-legge sulle liberalizzazioni.
Si tratta di una stima basata sulle rilevazioni effettuate dalle Regioni.
Si ricorda altresì che, ad oggi, circa il 52% degli impianti sono di proprietà delle compagnie petrolifere, il 39% fa capo da retisti indipendenti (generalmente convenzionati) e circa il 9% sono pompe bianche.