Roma, 1° settembre 2013 – “In merito alla denuncia del Codacons, Unione Petrolifera ribadisce il comportamento assolutamente cauto e responsabile tenuto dalle compagnie petrolifere, che per tutto il mese di agosto hanno mantenuto fermi i prezzi dei carburanti a fronte di un aumento di oltre 6
centesimi registrato sui mercati internazionali, come ricordato dal direttore generale dell’UP, De Simone, alla trasmissione Uno Mattina e sottolineato dalla stampa specializzata.
Solo in questi ultimi giorni si sono avuti leggeri aumenti, stimati in 1,5 centesimi euro/litro, legati soprattutto all’acuirsi delle tensioni in Siria che hanno spinto i prezzi dei greggi e dei prodotti raffinati su valori che non si vedevano dal febbraio scorso. La situazione in Siria resta ancora molto incerta ed è difficile prevedere come evolverà, ma auspichiamo che possa rapidamente stabilizzarsi e cosi anche i prezzi del petrolio che sul finire di settimana hanno registrato timidi segnali al ribasso che speriamo possano consolidarsi.
Tale comportamento responsabile delle compagnie e’ inoltre testimoniato dall’andamento dello “stacco” con l’Europa dei prezzi industriali (al netto delle tasse) che si mantiene tuttora molto basso, intorno 2 centesimi.
Quanto alla questione autostradale, si ricorda che Il prezzo finale e’ stabilito autonomamente dal gestore e che può anche esserci qualche caso limite che però non rappresenta la situazione nazionale, e altresì che i listini dei prezzi consigliati autonomamente delle compagnie sono ben al di sotto dei 2 Euro.
Inoltre, non bisogna dimenticare l’elevato carico fiscale che pesa sui carburanti italiani (circa il 60%), che rischia di crescere ancora di un paio di centesimi se non si trovasse soluzione al previsto aumento di dicembre dell’Iva”.
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