1° dicembre 2021
La decarbonizzazione del trasporto, uno degli obiettivi più sfidanti del programma “Fit for 55”, può essere raggiunta solo con una reale apertura a tutte le tecnologie in grado di fornire contributi concreti. I combustibili rinnovabili e a basso tenore di carbonio rappresentano un’alternativa ottimale ai combustibili liquidi convenzionali per ridurre i gas serra in tutte le forme di trasporto e ottenere la neutralità climatica europea entro il 2050. L’avvio dell’Alleanza costituirà uno strumento essenziale per il loro sviluppo.
È quanto si legge nel contributo inviato da Unem alla Commissione europea nell’ambito della consultazione sulla “Renewable and Low-Carbon Fuels Alliance” annunciata il 9 novembre da Adina Valean, Commissaria europea per i Trasporti e la mobilità, che si è chiusa ieri.
Un’iniziativa importante che, sottolinea unem, aiuterà le Istituzioni comunitarie a individuare soluzioni volte ad aumentare la disponibilità di combustibili a basso contenuto carbonico non solo per il trasporto marittimo e aereo, ma anche per quello stradale, consentendo sviluppi più rapidi e raggiungendo notevoli risparmi di CO2. Con l’attivazione dell’Alleanza si potrà avere un quadro più chiaro sui vantaggi dei combustibili liquidi e stimolare gli investimenti necessari a creare adeguate economie di scala che ne massimizzino la produzione e ne riducano i costi.
Le tecnologie necessarie sono state già individuate ed in parte avviate in Europa, ed è possibile prevedere al 2050 una produzione di Low Carbon Fuels da 70 a 160 Mtep/anno, con un livello di investimenti cumulati fino a 600 miliardi di euro.
Le biomasse avanzate, gli oli vegetali idrotrattati (HVO), i processi biomassa-liquido (BTL), gli e-fuels (carburanti sintetici), l’idrogeno pulito e la cattura, stoccaggio e riutilizzo del carbonio (CCSU) sono solo alcuni esempi di materie prime e tecnologie a basse emissioni di carbonio utilizzabili nella produzione dei Low Carbon Fuels. Secondo una recente pubblicazione della società di consulenza Imperial College London, al 2050 sarà possibile realizzare tutte queste soluzioni tecnologiche nell’UE senza alcun particolare problema sulla disponibilità di materie prime.
Nel percorso di decarbonizzazione, conclude unem, sarà necessario considerare gli impatti sociali della transizione, della sicurezza energetica e gli effetti sull’occupazione dei settori maggiormente coinvolti. Temi sui quali i Low Carbon Fuels potranno dare un contributo determinante.
DOWNLOAD 2021.12.01 Comunicato unem -consultazione sulla Renewable and Low Carbon Fuels Alliance