“I prodotti low carbon presentano livelli di abbattimento delle CO2 superiori al 65% che potrà arrivare al cento per cento, con il vantaggio di richiedere limitati adeguamenti infrastrutturali. I consumi del trasporto marittimo in Italia cresceranno, arrivando nel 2030 a 3,2 milioni di tonnellate, di cui il 74% sarà di origine fossile rispetto al 99%. Il marittimo si baserà su un mix di soluzioni: biodiesel, bio-Gnl e biometanolo entro il 2040, e-fuels e ammoniaca nel più lungo termine”.
L’intervista di Gilda Ferrari, sul Secolo XIX, a Gianni Murano presidente Unem, in occasione del convegno sui carburanti rinnovabili organizzato al salone Nautico dal gruppo CHEnPe di Confindustria Genova.
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