30 maggio 2024
IL 38% DEL GREGGIO IMPORTATO DALL’ITALIA OGGI ARRIVA DALL’AFRICA
LIBIA TORNA AD ESSERE IL NOSTRO PRINCIPALE FORNITORE
Nel primo trimestre del 2024 l’Italia ha importato circa 14,5 milioni di tonnellate di greggio, in calo del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2023.
A spiccare è il ruolo assunto dall’Africa che in questo primo trimestre è arrivata a contare per il 38% del totale importato (era il 30% nel primo trimestre 2023), guidata dalla Libia che dopo 10 anni torna ad essere il nostro principale fornitore. Sale così a 10 il numero di Paesi africani da cui abbiamo importato greggio per un totale di 5,4 milioni di tonnellate, circa 800mila tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+17%).
In crescita anche i volumi in arrivo dai Paesi ex-Urss (+15,6%), guidati dal Kazakhstan (+43%), ma anche dagli Stati Uniti (+26%) divenuti quarto Paese importatore con un peso più che raddoppiato rispetto al 2022.
In netto calo gli arrivi dal Medio Oriente, in particolare dall’Arabia Saudita (-47%) e dall’Iraq (-46%), in parte per effetto delle difficoltà di transito presenti nel Mar Rosso e dei conseguenti aumenti dei costi dei noli.
La nuova mappa delle importazioni di greggio italiane conferma la capacità del sistema di raffinazione di diversificare continuamente non solo le aree di provenienza (numero paesi passati da 21 a 23), ma anche le qualità (tipi di greggio passati da 55 a 60) più adatte alle varie configurazioni impiantistiche.
Fonte: elaborazioni Unem